Magic: The Gathering rappresenta un punto di svolta determinante nel mondo dei giochi da tavolo. Quello che inizialmente era considerato solamente un nuovo modo di intendere i boardgame, si è trasformato poco alla volta in un mondo tutto suo: Magic, che è considerato il capostipite e per questo il più importante di tutti i Giochi di Carte Collezionabili, si è evoluto tantissimo dalla sua nascita, nel lontano 1993.
Magic è la creatura più celebre del visionario Richard Garfield, il padre di tutta una serie di titoli che hanno fatto sognare e divertire generazioni intere di ragazzi e ragazze. Garfield, che nel corso della sua lunga carriera ha creato capolavori come KeyForge, King of Tokyo, Netrunner, Robo Rally, Bunny Kingdom e non solo, ha riversato tutta la sua bravura in questo gioco, che ora è considerato tra i più complessi e profondi tra quelli esistenti. Dalla nicchia, questo gioco ha assunto una posizione di rilevo nel panorama ludico, e da allora non l’ha mai lasciata, riscoprendo un nuovo rinascimento negli ultimi anni, complice anche la produzione del popolarissimo e giocatissimo Magic Arena e la popolarità del formato Commander.
Magic: the Gathering (che ai più veterani sarà noto col suo vecchio nome, Magic: l’Adunanza) è stata l’avanguardia di ogni altro gioco di carte, dalla quale molti dei concetti tradizionali dei GCC hanno preso vita, e dal giorno dei suoi primi set non ha mai smesso di innovare e rinnovarsi. Forte di un team esperto e attento, quello di Wizards of the Coast, Magic rimane uno dei nomi principali e più innovativi sulla scena, anche ora che ha superato i trent’anni di esistenza.
In Magic, ogni giocatore rappresenta un mago o una maga di grande potere, un Planeswalker, dotato di poteri smisurati, capace di viaggiare a piacimento tra dimensioni parallele, e cioè tra i tanti mondi che compongono il multiverso. Dal suo centro, la storica Dominaria, fino alle sponde più oscure, dominate da esseri incommensurabili, da demoni, da orde di biomacchine senza emozioni, passando per mondi rigogliosi, ricchi di culture diverse, da mondi-città, mondi dove la natura domina incontrastata, dove la magia fluisce visibile o dove giganti e divinità camminano tra i mortali.
Il gioco, nel dettaglio, consiste in una battaglia tra maghi (due, o più) che evocano creature e usano magie per imporre la propria volontà. Ciascun giocatore inizia (nella versione più comune del gioco) con 20 punti vita e mira a portare a zero quelli dell’avversario. Per farlo attinge potere puro, chiamato mana, dalla terra stessa, per usarlo per i propri fini. In termini tecnici, gioca delle carte speciali (le Terre) che può usare per giocare le altre (siano essere creature, artefatti, incantesimi, o altro). Ma Terre e carte non sono tutte uguali: uno dei grandi punti di forza di questo gioco è infatti rappresentato dal concetto di colore. Escludendo le carte che non ne hanno uno, cinque sono i colori della magia:
- Il Bianco della luce, dell’ordine, del fanatismo;
- Il Blu dell’inganno, dell’acqua e dell’intelletto;
- Il Nero dell’ombra, della morte e dell’ambizione;
- Il Rosso del caos, della furia e della libertà;
- Il Verde della natura, della vita e della forza bruta.